È tempo di bilanci. Con il mese di marzo si chiude quella che in definitiva è stata la stagione invernale per quanto riguarda gli uccelli svernanti che hanno sostato sul Lario. Pur non essendo stato un inverno particolarmente ricco di specie sul nostro lago, annotiamo come interessante la presenza di tre Strolaghe mezzane sulla sponda occidentale e di uno Svasso collorosso sulla sponda orientale. Proprio quest’ultimo ha trascorso l’inverno nei pressi di Varenna e, come accadde l’anno scorso con fu il Gabbiano reale nordico, la presenza di questo particolare uccello mi dà spunto per descrivere le varie specie di svassi frequentatori del Lario.
Svasso collorosso, febbraio, Varenna (LC).
Svasso collorosso, marzo, Varenna (LC).
Gli svassi appartengono alla famiglia dei Podicipedi che è composta da specie acquatiche abilissime tuffatrici dal corpo affusolato ma terminante bruscamente poiché privo di coda. Questi uccelli, legati strettamente all’ambiente acquatico, volano solo per trasferimenti migratori e in casi di particolari esigenze. Nella fase iniziale prima di spiccare il volo hanno una certa difficoltà e così si aiutano con le zampe “correndo” sul pelo dell’acqua.
Svasso maggiore mentre spicca il volo.
Per sfuggire alla vista o ai potenziali predatori, gli svassi preferiscono tuffarsi e rimanere anche a distanze notevoli dal punto d‘immersione. In pratica questi uccelli hanno caratteristiche molto simili alle Strolaghe, frutto però di fenomeni di convergenza evolutiva piuttosto che vere e proprie affinità sistematiche.
Strolaga mezzana (Gavia arctica), febbraio, Provincia di Como.
Gli svassi hanno gli arti inferiori inseriti nell’addome in posizione molto arretrata, quasi in posizione anale, da cui deriva la denominazione latina del genere Podiceps=con i piedi presso l’ano, parola composta dai vocaboli latini pódex, pódicis=podice, regione anale, e pes=piede.
In questa immagine di Svasso maggiore
si nota bene la posizione delle zampe poste
in posizione arretrata rispetto al corpo.
In pratica è molto improbabile osservare gli svassi fuori dall’acqua in quanto non riescono praticamente a deambulare.
In questa immagine si denota quanto lo svasso sia alquanto impacciato fuori dall’acqua.
I loro ambienti di vita sono i bacini lacustri, stagni, fiumi e paludi con vegetazione palustre dove trovano di cui cibarsi (piccoli pesci, invertebrati d’acqua, molluschi e anche germogli di piante acquatiche) e dove trovano riparo per la nidificazione. Per tutti gli svassi il nido è galleggiante e composto da un ammasso di vegetazione palustre in grado di subire senza danni le variazioni improvvise del livello delle acque.
Nido di Svasso maggiore, aprile, Pian di Spagna (CO).
I piccoli appena nati abbandonano il nido e sono in grado di nuotare a seguito dei genitori. Caratteristica tipica è l’abitudine dei genitori di portare e custodire i pulcini tra le piume del dorso.
Svasso maggiore mentre custodire i pulcini tra le piume del dorso. Luglio, Pian di Spagna (CO).
Un genitore mentre alimenta con un piccolo pesce un pulcino di pochi giorni.
Un cerimoniale molto complesso ma spettacolare da osservare sono le manifestazioni delle parate nuziali e dei corteggiamenti che gli svassi praticano facendo rincorse sull’acqua, inchini, offerte reciproche di cibo.
Svasso maggiore in alcune fasi della sua parata nuziale. Aprile, Provincia di Como.
Svasso piccolo in una fase della sua parata nuziale. Marzo, Provincia di Como.
Gli svassi non hanno dimorfismo sessuale mentre ben distinti sono i due abiti stagionali.
Svasso maggiore in livrea autunno-inverno e primavera-estate.
Gli svassi appartenenti alla lista italiana degli uccelli sono cinque: Tuffetto, Svasso maggiore, Svasso collorosso, Svasso cornuto e Svasso piccolo. Tutti quanti sono, più o meno, frequentatori del nostro lago. Brevemente vediamo in dettaglio le singole specie:
Tuffetto Tachybaptus ruficollis (Pallas, 1764)
Specie molto comune, sedentaria e nidificante nelle nostre aree umide. In inverno si aggiungono individui di provenienza nord europea.
Gruppo di tuffetti svernanti.
Gennaio, Provincia di Lecco.
Come tutti gli svassi anche il Tuffetto ha un piumaggio estremamente impermeabile che gli permette di rimanere in acqua costantemente. Sorprendente è la rapidità nell’immergersi, da cui ha preso il nome volgare di Tuffetto.
Tuffetto, ottobre e agosto, Provincia di Lecco
Tuffetto in abito riproduttivo, da cui il nome scientifico ruficollis=con collo rossiccio, parola composta con i vocaboli latini rùfus= rossiccio e còllum=collo, perché in abito riproduttivo le guance , la gola ed il davanti del collo sono rosso castano vivo.
Svasso maggiore Podiceps cristatus (Linnaeus, 1758)
E’ la specie più grossa e diffusa sul Lario, sedentaria e nidificante. In inverno si aggiungono agli individui locali diversi esemplari provenienti dall’Europa nord orientale.
Svasso maggiore, dicembre, Provincia di Lecco.
Giovane di Svasso maggiore.
Agosto, Provincia di Como.
Il nome scientifico cristatus=crestato, ornato di pennacchio, deriva dall’abito nuziale che presenta due cornetti di piume eregibili sul capo, oltre all’ampia gorgiera di piume ai lati del capo, dal latino crista=cresta, ciuffo.
Svasso collorosso Podiceps grisegena (Boddaert, 1783)
Sul Lario questa specie è svernante irregolare e migratore regolare con pochissimi individui. Per questo motivo la presenza di questo solitario soggetto nelle acque prospicienti Varenna rappresenta un evento interessante.
Svasso collorosso, marzo, Varenna (LC).
Mappa di distribuzione dello Svasso collorosso che vive abitualmente in Eurasia ed America settentrionale
(giallo nidificazione blu svernamento)
fonte: Podiceps grisegena -range map-2c.png – wikipedia
In Italia è svernate migratore regolare. Di seguito la mappa dove in rosso sono segnalati i punti di osservazione fatti nell’inverno 2013-2014.
Fonte ortnitho.it
In Italia si osservano principalmente individui in abito invernale. Novembre, Mandello del Lario (LC).
In alcuni casi la permanenza prolungata anche nella stagione primaverile permette di osservarlo in abito nuziale.
In Italia non si sono mai registrati casi di nidificazione. Occasionalmente però sono stati osservati giovani (con tracce del caratteristico abito striato) in periodo estivo ma si esclude che siano nati in Italia.
Immaturo di Svasso collorosso, agosto, Provincia di Como.
Le principali aree di nidificazione sono in Europa dell’Est
Svasso collorosso, Lago di Cerknica in Slovenia.
Svasso cornuto Podiceps auritus (Linnaeus, 1758)
Svassi cornuti, dicembre, Lago di Olginate (LC).
È il più raro tra tutti gli svassi frequentatori delle nostre zone che infatti è considerato svernate irregolare.
Svasso cornuto, dicembre, Lago di Olginate (LC).
Distribuito in Europa settentrionale, Asia centrale e America settentrionale, lo Svasso cornuto sverna preferibilmente sulle coste dell’Europa occidentale e centrale.
Distribuzione mondiale dello Svasso cornuto
Fonte: Slavonian_Grebe-map-localisation-fr.svg – wikimedia
Poco rilevante è la presenza di questa specie nell’area mediterranea come si denota nella seguente mappa riguardante la presenza (in rosso) durante l’inverno 2013-2014
Va comunque detto che la popolazione svernate è sottostimata in quanto molti individui non vengono notificati in quanto confusi (nell’abito invernale) con lo Svasso piccolo.
Per chi volesse approfondire l’argomento identificativo tra lo svaso piccolo e lo svasso cornuto consiglio questo articolo a cura di Francesco Di Pietra apparso su Quaderni di birdwatching di EBN Italia (LINK)
Se in abito invernale è difficile da identificare, impossibile confonderlo in abito nuziale. Infatti il nome cornuto è dato dai suoi ciuffi di piume allungate che sembrano cornetti; il nome scientifico deriva da auritus=orechiuto, per le piume che possono ricordare i padiglioni delle orecchie, dal latino duris=orecchio.
Svasso piccolo Podiceps nigricollis (C. L. Brehm, 1831)
Svasso piccolo, febbraio, Varenna (LC).
Sebbene l’aggettivo del nome “piccolo” sia stato dato perché è molto più piccolo degli altri svassi, in realtà è il Tuffetto ad essere ancora più piccolo. Sul Lario lo Svasso piccolo è poco frequente mentre sui laghi di Garlate, Mezzola e Alto Lario è abbastanza diffuso nei mesi invernali dove vi giunge dai siti riproduttivi. Non è mai stato segnalato come nidificante nelle provincie di Como, Lecco e Sondrio.
Svasso piccolo, dicembre, Provincia di Lecco.
Lo Svasso piccolo è distribuito in Europa, Asia, Africa, Sud America settentrionale e nel sud-ovest degli Stati Uniti.
Svassi piccoli in abito inverale
Svasso piccolo in abito riproduttivo
Marzo, Varenna (LC)
*Disegno di Umberto catalano – Uccelli d’Italia: Quaderni di Conservazione della Natura n°22 – Istituto nazionale Per La Fauna Selvatica “Alessandro Ghigi”
Bibliografia:
Moltoni E., 1946, L’etimologia ed il significato dei nomi volgari e scientifici degli uccelli italiani – Milano
Brichetti P. & Fracasso G., 2003. Ornitologia Italiana Vol. 1 – Gaviidae-Falconidae, Oasi Alberto Perdisia Editore, Bologna
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.