Oggi 21 dicembre alle ore 16:28 UTC inizia l’inverno astronomico.
In questo particolare periodo dell’anno, tra le piante autoctone dei nostri territori, spicca l’agrifoglio (Ilex aquifolium). Il contrasto verde scuro del fogliame e il rosso vivo delle bacche rendono questa pianta perfetta per le decorazioni natalizie.
Agrifoglio (Ilex aquifolium).
L’agrifoglio è presente allo stato naturale su tutto il territorio italiano ed europeo, spingendosi ad est fino al Mar Nero e al Mar Caspio. Si trova allo stato selvatico ad un'altitudine compresa tra 0 e 1400 metri. Raggiunge un’altezza di circa 20 metri ed un’età di circa 300 anni.
Pianta di agrifoglio allo stato selvatico.
L’etimologia del nome specifico aquifolium è di origine latina "acus-acutus " (ago acuto) e "folia " (foglia) ad indicare le foglie appuntite. In diversi dialetti locali viene chiamato più o meno come il pungitopo Ruscus aculeatus per via dello stesso utilizzo mirato a proteggere dalle incursioni da parte di roditori le mensole dove venivano depositate le derrate alimentari. Di questo abbiamo già parlato su libereali a questo LINK.
L’agrifoglio ha le foglie dure dai bordi spinosi.
Le bacche dell’agrifoglio sono cibo molto apprezzato dagli uccelli nel periodo invernale mentre per il genere umano sono velenose.
L’agrifoglio è una pianta dioica (le piante dioiche presentano i due sessi su alberi distinti, maschili e femminili). Ha foglie persistenti e dure dai bordi spinosi di colore verde scuro e lucide e fiori bianchi che sbocciano alla fine dell'estate e in autunno. La pianta di agrifoglio femminile produce frutti rossi che restano sulla pianta per tutto l'inverno a disposizione come nutrimento per gli uccelli i quali, in cambio, propagano i semi che impiegano circa due anni per germinare. Va sottolineato però che queste bacche contengono l’ilicina, una sostanza tossica per il genere umano. Ne bastano un paio di dozzine per portare al decesso un individuo adulto.
Agrifoglio
Fonte originale del libro: Prof. Dr. Otto Wilhelm Thomé Flora von Deutschland,
Österreich und der Schweiz 1885, Germania – wikiperida.org pubblico dominio
L’agrifoglio cresce spontaneamente nei nostri boschi. Spesso lo si trova nelle foreste di faggio.
La caratteristica dell’agrifoglio con le sue rosse bacche è associata alle feste natalizie, che viene utilizzata come decorazione come il vischio (rimando al LINK di libereali) e altre specie vegetali. Queste usanze hanno origini antiche: era consuetudine degli antichi romani inviare rami di agrifoglio ai propri amici durante i Saturnali, la festa romana di Saturno che si teneva intorno al 17 dicembre per celebrare il solstizio d’inverno. I popoli germanici, dopo la conversione al cristianesimo, adattarono alla tradizione cristiana molti simboli e feste come ad esempio la festa di “Yule” (LINK) che venne trasformata e adattata al Natale cristiano mantenendo però alcune delle sue tradizioni originarie fra le quali l'uso decorativo del vischio e dell'agrifoglio.
Scienza, storia e leggende fanno parte del rapporto uomo natura. Tuttavia l’agrifoglio, come tutte le piante, ha più che altro un’importanza fondamentale nell’ecosistema terrestre facendo parte della straordinaria biodiversità vegetale della natura.