sabato 27 febbraio 2021

Il rampichino. Il piccolo uccello che diede il nome ad una bicicletta

Nonostante sia ancora inverno, con l’aiuto del tiepido sole di febbraio, la natura si sta risvegliando. Passeggiando nei boschi tutto pare ancora assopito. Le piante sono prive di foglie e non sono ancora spuntati i primi fiori. Ma gli uccelli, con i loro timidi canti, ci avvertono dell’imminente arrivo della primavera.
Tra questi annunciatori di tempi migliori, ve n’è uno dal lieve canto ai più non conosciuto, dall’aspetto mimetico e dal comportamento elusivo. Si tratta del rampichino, un minuscolo uccello che ha reso famosa una bicicletta.

Rampichino comune, febbraio, provincia di Lecco.


Se oggi dovessimo fare un’indagine popolare ponendo la precisa domanda:

“A cosa pensi se dico rampichino?”
Sono certo che la quasi totalità degli interrogati risponderebbe:

“Una bicicletta da fuoristrada!”

Certo, nulla in contrario. Ma vi assicuro che se questa domanda fosse stata posta nel 1985, la risposta sarebbe stata ben diversa. Infatti, il punto di svolta sta proprio quando la prestigiosa rivista Airone della Mondadori nel marzo 1985 in copertina esce con il titolo “Rampichino, la più bella bici da montagna”.


L’articolo annuncia la nascita della prima mountain bike italiana, lanciando così una nuova era nel mondo delle biciclette. La ditta produttrice è la Cinelli, che inizia con la produzione di mille pezzi e la rivista Airone ne fa promozione con un lungo e articolato servizio con tanto di foto di questa allora “strana” bicicletta dal colore verde militare.


Ma da dove trae ispirazione il titolo fantasioso di Airone del 1985, che tanto influenzerà la lingua italiana attribuendo un nuovo significato alla parola rampichino? Proprio dal Rampichino comune! Onorando quindi lo spirito di questo blog, che è quello di cercare di diffondere ai non addetti ai lavori alcune note e curiosità sulla natura che ci circonda, parliamo ora di questo piccolo uccello.

Il rampichino comune (Certhia brachydactyla), è una specie tipicamente sedentaria che ama frequentare i boschi, dove si arrampica su tronchi e rami. Uccello dalle piccole dimensioni ha un aspetto mimetico e difficilmente osservabile. Il nome volgare rampichino è dato dal suo comportamento di arrampicatore sugli alberi con movimenti dal basso all’alto. Riporto integralmente un brano tratto dal volume Ornitologia Toscana di Paolo Savi1 (1857), che è una curiosità oltre che scientifica anche letteraria dell’epoca:“Le Certhie2 si servono delle penne rigide e forti della coda come un puntello, quando s’arrampicano sulla scorza degli alberi per cercare i Ragni, Afidi, piccoli Coleotteri, ed altri insettini che sono il loro cibo. Tenendo la coda piegata e appoggiata con forza contro la scorza su cui camminano, e puntandola così contro le scabrosità di questa, sostengono il peso del loro corpo, di modo che allora con le zampe allatro non debbano fare che reggersi per non cadere addietro, e progredire nel loro cammino. Ma a questo oggetto, come facilmente si comprende, serve la coda solo quando l’animale vuole andare dal basso all’alto, ed è perciò che le Certhie non camminano sulle scorze che in questa direzione, e quando una volta son giunte alla cima dell’albero, in vece di calare aggrappandosi, come ne sono salite, prendono il volo, e tornano alla base di quello, o d’un altro.


Un rampichino comune si arrampica sul tronco degli alberi alla ricerca d’insetti.


Il comportamento di volo del rampichino in un disegno pubblicato sulla rivista Airone del marzo 1985.

Il rampichino appartiene all’ordine dei Passeriformi e alla famiglia dei Certidi. Quest’ultima è rappresentata a livello mondiale da otto specie, di cui solo due sono europee: il rampichino comune (Certhia brachydactyla) e il rampichino alpestre (Certhia familiaris).

Mappa di distribuzione del Rampichino comune

Di Jimfbleak di Wikipedia in inglese, CC BY-SA 3.0,
 https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=8277346


Se chiara è l’origine del nome volgare rampichino, più imprecisa invece è l’etimologia del nome scientifico del genere Certhia=kerthios di origine greca, nome col quale Aristotele cita un non meglio identificato uccello abitante dei boschi. Il nome specifico del Rampichino comune brachydactyla deriva dall'unione delle parole greche brachys-brachus=corto e dactylos-daktulos=dito, dal significato "dalle dita corte”, per via delle unghie più corte rispetto al rampichino alpestre.

Il nome volgare dell’altra specie europea, il Rampichino alpestre Certhia familiaris, è dato dalla sua tipica area di diffusione a quote più elevate rispetto al suo congenere.

Rampichino alpestre, provincia di Lecco.

Entrambe le specie sono molto simili tra loro sia nel comportamento che nell’aspetto fisico. Le contraddistingue invece un diverso habitat: il Rampichino comune vive nei boschi di bassa e media quota mentre l’alpestre frequenta boschi di conifere a quote più elevate. In natura resta complicato distinguerlo, specialmente se ci si trova nella fascia di transizione delle due specie o nel periodo invernale quando alcuni individui scendono a quote basse. L’aiuto per un’identificazione certa è dato dal suo flebile canto costituito da una monotona ripetizione di sottili note che però variano notevolmente da specie a specie e consentono un‘agevole identificazione.

Vocalizzazione del rampichino comune
Javier García Sáez, XC620283. Accessible at www.xeno-canto.org/620283.



Vocalizzazione del rampichino alpestre
Bodo Sonnenburg, XC624197. Accessible at www.xeno-canto.org/624197.


Questi piccoli uccelli dotati di ali corte e dal volo breve ed ondulato nidificano due volte all'anno, tra marzo e aprile e a giugno. La costruzione del nido avviene nei buchi e nelle spaccature dei tronchi, tra l'edera o dietro grossi pezzi di corteccia. La femmina depone da 7 a 9 uova, bianche e punteggiate di rosso, che vengono covate da entrambi i coniugi.
Nidificazione del rampichino in un disegno di John Gould, 1832-37

I rampichini sono sempre molto attivi nella ricerca di cibo. Se vi capita di passeggiare nei boschi o semplicemente nei parchi pubblici concentratevi con l’udito e con un po’ di fortuna potrete fare il piacevole incontro con questo piccolo e sfuggente folletto.
Un rampichino comune, “acrobata” del bosco.


1- Paolo Savi (Pisa 1798-1871) è stato un illustre geologo e ornitologo italiano. Tra le sue opere troviamo di notevole importanza per la storia dell'ornitologia italiana i 3 volumi (Pisa 1827-1831) “Ornitologia Toscana, descrizione e storia degli uccelli che trovansi nella Toscana”.

2 - Certhie è il genere di appartenenza del rampichino.


Bibliografia

Airone Numero 47, Editoriale giorgio Mondadori. Marzo 1985

Brichetti P. & Fracasso G., 2011. Ornitologia Italiana Vol 7. Perdisia Editore. Bologna

Frugis, S., Uccelli D’Europa, Rizzoli, 1972

Gould’s J., Birds of Europe, 1832-1837

Moltoni E., L’etimologia ed il significato dei nomi volgari e scientifici degli uccelli italiani. Milano 1946

Savi P., Ornitologia Toscana, ossia descrizione e storia degli uccelli che trovansi nella Toscana”. 3 volumi. Pisa 1827-1831