domenica 20 marzo 2016

Equinozio di primavera

Oggi, 20 marzo alle ore 4:30 UTC (05:30 italiane) inizia la primavera astronomica.

Il Mandorlo (Prunus dulcis=Amygdalus communis), pianta rustica e longeva originaria dell'Asia occidentale, è tra tutti gli alberi da frutto il primo a fiorire ed annunciando la primavera. Venne introdotto dai Fenici nel bacino mediterraneo. Il Mandorlo è particolarmente resistente, si adatta ai climi molto caldi ed alla siccità, nel contempo sopravvive anche a temperature fino a 15-20 gradi sotto lo zero. Queste immagini di mandorlo in fiore sono state scattate in Val Poschiavo (CH), è particolare scorgere una macchia di colore tra la vegetazione ancora in riposo invernale.

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La caratteristica che lo contraddistingue è la precocità nel fiorire che ha ispirato nel corso degli anni miti, tradizioni e leggende. Per alcune religioni, il seme contenuto nel nocciolo, rappresenta l’essenziale celato sotto l’apparenza, quindi il cuore dell’essere. Questo argomento rischia però di farci addentrare in un campo filosofico religioso che ci porterebbe molto lontano dalla semplicità di questo frutto; d’altra parte, la mandorla resta anche ai nostri giorni l’ingrediente principale dei confetti, all’interno delle bomboniere infatti è usanza inserirne cinque che simboleggiano per gli sposi i seguenti cinque auguri: salute, ricchezza, felicità, fertilità e longevità.

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Prunus dulcis
fonte wikimedia.org - Flora von Deutschland, Österreich und der Schweiz '' 1885.

 

 

 

 

 

 

 


Bibliografia

Brosse,J., Storie e leggende degli alberi. 1991

martedì 8 marzo 2016

Un giorno in bianco e nero

Con il mese di dicembre è iniziata sulle nostre Alpi la stagione invernale 2015–2016 all’insegna di un clima mite e secco. E’ solo con il mese in corso di marzo che abbiamo assistito finalmente ad una nevicata degna di questo nome! Un’occasione da non perdere quindi e poiché il meteo prevede sole… inforco le mie ciaspole e parto con la speranza di fare qualche scatto. L’aspettativa del bel sole svanisce subito: un bianco cielo e una bianca neve non sono certo le condizioni migliori per una foto naturalistica! Che fare? Lasciare la macchina fotografica nello zaino o provare altre esperienze fotografiche? Memore del mio passato di dilettante in camera oscura opto per la vecchia e interessante tecnica del bianco e nero. Di seguito propongo alcuni scatti di questo suggestivo ambiente monocromatico…

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Il morbido paesaggio innevato.

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Il silenzio è interrotto dal calpestio delle ciaspole e dal fruscio del vento.

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Un larice spicca sul candido manto bianco increspato dal vento.

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Uno stambecco solitario.

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Una lepre bianca tradisce la sua presenza.

 

 

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La fotografia racconta i momenti che stai vivendo come fosse un’autobiografia, immagini che risvegliano, anche a distanza di tempo, ricordi ed emozioni.