Il primo post di questo nuovo anno lo dedico al Picchio muraiolo, un piccolo passeriforme alpino.
Tempo fa ho letto un articolo a lui dedicato su una rivista specializzata che indicava il Picchio muraiolo come una delle specie più ambite dai birdwatchers.
Propongo di seguito uno stralcio dell’articolo di cui sopra: …un sondaggio fatto da una rivista inglese di birdwatching dichiarava il Picchio muraiolo (Tichodroma muraria) uno dei "cinquanta uccelli top del pianeta", cioè fra quelli che più scatenano l'immaginazione e il desiderio di osservazione per la loro rarità, per la loro bellezza, per le difficoltà da superare per raggiungerli, per gli ambienti spettacolari in cui vivono e che rappresentano un po' gli "incontri della vita" per qualunque birdwatcher. Fra questi 50 Top Birds il Picchio muraiolo era in buona compagnia di altri uccelli "mitici" come l'Arpia, il Becco a scarpa, l'Aquila di mare di Steller, lo Spoon-billed Sandpiper, il Quetzal, l'Ibisbill, il Chiurlottello e tanti altri: purtroppo tutti o quasi abitano in continenti e terre lontane. Il Picchio muraiolo è l'unico uccello nidificante regolare in Europa(1).
Pochi giorni fa ho avuto l’opportunità di osservare questo “mitico” uccello, non è raro infatti imbattersi in questa specie durante i mesi invernali nelle zone in cui vivo, poiché alcuni individui visitano regolarmente le nostre impervie sponde lariane.
Picchio muraiolo in abito non-riproduttivo, gennaio, provincia di Como.
Picchio muraiolo in abito non-riproduttivo, dicembre, provincia di Lecco.
Prima di tutto facciamo chiarezza sul nome Picchio muraiolo Tichodroma muraria, (Linnaeus, 1766), nome che trae in inganno in quanto questo uccello non ha nulla a che vedere con le varie specie di picchi (famiglia Picidae ordine Piciformes).
Il Picchio muraiolo ha una famiglia a se stante denominata Tichodromidae appartenente all’ordine dei Passeriformes, il motivo per il quale le è stato dato il nome volgare “picchio”, lo si deve ricercare in una scelta di alcuni naturalisti del passato che lo avevano inserito nel gruppo dei picchi perché ad essi assimilato per il suo modo di arrampicarsi sulle pareti rocciose alla ricerca del cibo.
Senza mancare di rispetto ai nostri naturalisti di un tempo, mi permetto di sottolineare la loro limitata fantasia nel conferire i nomi volgari “poco identificativi”, di tale usanza potrei fornirvi un lungo elenco di esempi, (vedasi il Picchio muratore Sitta europaea il quale nonostante il suo nome non appartiene alla famiglia dei picchi). Al contrario dei nostri connazionali, i naturalisti inglesi sono dei veri maestri in questo campo, essi infatti molto spesso collegano ad ogni soggetto un nome che identifica una sua peculiare caratteristica ad esempio il Picchio muraiolo lo chiamano Wallcreeper (Wall=parete e creeper=rampicante) per la sua abitudine ad arrampicarsi sulle rocce.
La particolarità inglese, non è da ricercare in una più fervida fantasia, in quanto i naturalisti britannici non hanno fatto altro che inserire nel nome volgare una caratteristica lampante dell’animale come ad esempio il Luì piccolo Phylloscopus collybita in inglese è chiamato Common Chiffchaff (chiffchaff è il nome onomatopeico del suo canto primaverile).
Per la verità il vero nome identificativo di una specie è quello scientifico che ha valenza internazionale, nel caso specifico del Picchio muraiolo troviamo Tichódroma=che corre sui muri, parola composta dai vocaboli greci tèichos=muro, e dromas=che corre celermente, che vaga qua e là; murária=che appartiene ai muri, dal latino múres=muro, muraglia.
Il Picchio muraiolo, più o meno grande come un passero, vive preferibilmente sulle pareti rocciose a strapiombo dove instancabilmente perlustra ogni fessura con il suo lungo e sottile becco ricurvo alla ricerca di invertebrati, principalmente insetti e ragni di cui si nutre.
La distribuzione mondiale del Picchio muraiolo è compresa entro le latitudini medio-basse della Regione paleartica, è circoscritto ai principali complessi montuosi euro-asiatici a partire dalla Penisola Iberica, attraverso l’Europa centro-meridionale, il Caucaso, i monti dell’Anatolia e dell’Iran, le principali catene dell’Asia centrale fino ai monti della Mongolia e della Cina occidentale e settentrionale, raggiungendo i 6000 metri di quota in Asia.
(3) Distribuzione mondiale delle due sottospecie di Picchio muraiolo
Tichodroma muraria muraria – Europa, Asia SW e Iran W. Tichodroma muraria nepalensis - Asia centrale (Turkmenistan), Iran E, Cina S.
In Italia è poco comune e localizzato con una distribuzione molto frammentata anche nel suo principale areale alpino e appenninico centrale. In provincia di Lecco è nidificante regolare nelle zone montane mentre in inverno compie degli spostamenti verticali occupando le pareti rocciose a picco sul lago. In alcuni casi compie degli spostamenti verso la pianura, da diversi anni lo si osserva in inverno sulle pareti della diga sul fiume Adda a Robbiate (LC).
In rosso la presenza del Picchio muraiolo in Italia nel 2013 – fonte Ornitho.it
L’ambiente riproduttivo è costituito da pareti molto ripide alte anche diverse centinaia di metri con presenza di cenge e fessure che nelle quali vivono invertebrati che sono la prevalente fonte di cibo di questa specie.
Il Picchio muraiolo nidifica sulle Alpi tra i 1400 e 2400 metri di quota e rare volte anche in quote molto basse (intorno ai 300 metri).
In Asia si riproduce a quote elevatissime raggiungendo in casi eccezionali i 4700 metri.
Il nido del picchio muraiolo ha una forma a coppa ed è costruito con muschio ed erba, foderato con piume e sistemato nel profondo di una fessura della roccia dove la femmina vi depone 4-5 uova incubandole per 18-19 giorni fino alla schiusa. Entrambi i genitori nutrono i nidiacei per un periodo di 21-26 giorni, fino a quando i giovani non sono autonomi. Il Picchio muraiolo normalmente fa una sola covata all'anno.
Luglio, Provincia di Sondrio.
Osservare in volo questo piccolo uccello è un vero spettacolo, in particolare quando è impegnato nelle sue acrobazie aeree, in questi casi appare come una farfalla mentre dispiega le ampie ali arrotondate dai colori rosso cremisi che risalta sul nero e bianco delle remiganti.
Il Picchio muraiolo, salvo il periodo riproduttivo, ha abitudini strettamente solitarie e silenziose, normalmente canta solo il maschio in primavera per delimitare il suo territorio. Il canto è un estenuante fischio acuto con note che alternativamente salgono e scendono.
Ho trascorso parecchie ore con il binocolo a scovare tra le rocce il "mitico" Picchio muraiolo, la lunga attesa è stata ripagata ampiamente non appena il piccolo uccello è apparso.
Bibliografia
(1)EBN Italia, Quaderni di birdwatching, Anno VIII - volume 16 - ottobre 2006
(2)Naturgeschichte der Vögel Mitteleuropas, 1905
(3)Aggiornato con le informazioni provenienti da Lynx HBW , Snow & Perrins BWP Concise Edition , Hagemeijer & Blair EBCC Atlas of European Breding Birds , e MacKinnon & Phillipps Field Guide agli uccelli della Cina. Nota: i dati disponibili per l'Europa è molto più dettagliate di quelle disponibili per l'Asia). Immagine di Ulrich Prokop - wikipedia.
(4) The Popular Handbook Of Britidh Birds – P.A.D. Hollom – 1952
Moltoni E., 1946, L’etimologia ed il significato dei nomi volgari e scientifici degli uccelli italiani – Milano
Brichetti P. & Fracasso G., 2011. Ornitologia Italiana Vol. 7 – Paridae-Corvidae, Oasi Alberto Perdisia Editore, Bologna
Harrison C., 1988, Nidi, uova e nidiacei degli uccelli d’Europa – Franco Muzzio Editore