Osservare i limicoli è una
opportunità che offre grandi emozioni per diversi motivi. Per chi pratica
birdwatching in queste zone poi, lo è ancora di più, dato che questi uccelli
frequentando poco l’entroterra, regalano una grande sorpresa se avvistati.
Inoltre i limicoli, conosciuti come grandi viaggiatori, portano con sé il
fascino di chi ha il mondo come casa. E’ così che in questi giorni di fine
settembre, quando ho incontrato questi uccelli, ho pensato subito al mio blog e
alla volontà di condividere questa osservazione.
Veniamo così all’argomento
odierno: “il Piovanello tridattilo”. A dire il vero però, avrei dovuto intitolare
il post ai limicoli, dato che oltre a due tridattili sulle sabbie del fiume
Mera (nel punto in cui sii immette nel Lago di Como) ho avvistato anche un
Piovanello pancianera.
A sinistra un Piovanello tridattilo, a destra un Piovanello pancianera |
Il Piovanello tridattilo
Piovanello tridattilo, giovane dell’anno (caratteristico il piumaggio contrastato del mantello), settembre, provincia di Como. |
Il Piovanello tridattilo
appartiene all’ordine dei Caradriformi, famiglia dei Scolopacidi. È una specie
monotipica circumartica, nidifica in tutto l’Artico tra 70° N e 80° N,
raggiungendo in America settentrionale aree leggermente più meridionali del
circolo polare artico.
Il bordo nero delimita l’areale di nidificazione del Piovanello tridattilo. (fonte Wikipedia mappa originale: https://www.cia.gov/library/publications/the-world-actbook/reference_maps/arctic.html) |
Il Piovanello tridattilo è un migratore a lungo
raggio, sverna lungo le coste dei due continenti americani a Sud di 50° N,
dell’Africa, dell’Asia meridionale e dell’Australia. In Europa sverna
regolarmente in Gran Bretagna, Irlanda, Danimarca, lungo le coste meridionali
del Mare del Nord e lungo le coste atlantiche, dalla Francia al Portogallo, e
nel Mediterraneo.
In Italia è specie migratrice regolare e parzialmente
svernante.
Il nome “tridattilo” deriva dalle sole tre dita delle zampe (manca quella posteriore), particolare difficilmente osservabile in natura in quanto le zampe sono quasi sempre immerse in acqua o fango.
Il nome scientifico odierno Calidris alba (Pallas, 1764) – alba, dal latino albus=bianco, è dato dal colore del piumaggio. Attualmente il genere è Calidris, che ha sostituito il precedente nome che era Crocethia che deriva dal greco Króke=spiaggia marina ed il suffisso thi che si aggiunge alla radice di un nome per indicare l’esistere in un luogo, letteralmente “che si trova sulla spiaggia marina”. Già questo è più che sufficiente per indicare il suo habitat preferito: le spiagge sabbiose. Al di fuori della stagione riproduttiva, anche se meno frequentemente, lo si incontra in aree fangose, lagunose e saline. Durante le migrazioni può effettuare brevi soste in zone umide interne di fiumi e di laghi. Nell’immagine seguente viene fotografata la situazione attuale delle osservazioni di Piovanello tridattilo in Italia e come si nota la maggior parte riguarda la costa marina.
(fonte ornitho.it ) |
Il Piovanello tridattilo nidifica nella tundra artica ad altitudini variabili dal livello del mare fino a 800 m di quota.
Piovanello tridattilo, a sinistra abito invernale, a destra abito
riproduttivo.
(Disegno
U. Catalano)
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Probabilmente questi giovani piovanelli tridattili provengono dalla Groenlandia o dalle isole Svalbard. Avranno anche forse sostato in Olanda o in Inghilterra... di sicuro però oggi sono qui sul Lario! Ipotizzando poi ciò che li aspetta, proseguiranno poi il faticoso viaggio verso l’Africa occidentale e, infine, verso il Sud Africa, dove trascorreranno l’inverno. In primavera ripartiranno poi per le regioni artiche.
Ma queste sono solo mie ipotesi… d’altronde il mondo è casa loro!.
A completamento quindi di una bella giornata di osservazioni, vi preannuncio che, dopo i tridattili, argomento di un prossimo post sarà il Piovanello pancianera.
Bibliografia:
Moltoni E., 1946, L’etimologia ed il significato dei nomi volgari e scientifici degli uccelli italiani – Milano
Brichetti P. & Fracasso G., 2004, Ornitologia italiana. Vol 2 – Oasi Alberto Perdisia Editore, Bologna
Spagnesi M. L.Serra a cura di), 2003 – Uccelli d’Italia. Quad Cons. Natura, 16, Min. Ambiente – Ist. Naz. Fauna Selvatica.
C.R.O.S. (a cura di AA.VV.), 2010 – ANNUARIO CROS 2009.