Dopo due post dedicati alla migrazione, tema non facile da affrontare, oggi il blog racconta attraverso le immagini una giornata di “precoce inverno”.
La nevicata che con un certo anticipo ha imbiancato il fondovalle della Valtellina ha risvegliato in me la voglia di neve, per questo motivo, accompagnato da un amico e armato di ciaspole, mi sono recato in alta quota nel Parco dello Stelvio.
La giornata ci ha regalato, oltre allo splendido paesaggio imbiancato, interessanti osservazioni di stambecchi, camosci e aquile. Questo è il periodo della migrazione ed abbiamo avuto la fortuna di assistere il fenomeno da vicino, particolarmente emozionante è stato osservare i piccoli passeriformi a quote assai elevate proseguire il loro lungo viaggio verso sud.
La nevicata che con un certo anticipo ha imbiancato il fondovalle della Valtellina ha risvegliato in me la voglia di neve, per questo motivo, accompagnato da un amico e armato di ciaspole, mi sono recato in alta quota nel Parco dello Stelvio.
La giornata ci ha regalato, oltre allo splendido paesaggio imbiancato, interessanti osservazioni di stambecchi, camosci e aquile. Questo è il periodo della migrazione ed abbiamo avuto la fortuna di assistere il fenomeno da vicino, particolarmente emozionante è stato osservare i piccoli passeriformi a quote assai elevate proseguire il loro lungo viaggio verso sud.
Faticosamente avanziamo sul manto nevoso.
In questo straordinario ambiente incontriamo la Pernice bianca, di cui
ho già parlato approfonditamente in questo blog (leggi post)
Nel silenzio ovattato della neve, sentiamo un trillo conosciuto, si tratta di un Verdone il quale si posa un attimo sulla neve, quasi a volerci salutare prima di riprendere il suo lungo viaggio verso climi più accoglienti.
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