martedì 2 ottobre 2012

Le Piramidi di Postalesio

Il tema odierno del blog è la Valle di Postalesio, una valle laterale della Valtellina caratterizzata da una particolare formazione geologica, si tratta di un interessante  fenomeno denominato le "Piramidi di erosione", in dialetto locale chiamate "Pilun". Questa curiosità geologica si manifesta solo in presenza di una serie di fattori ambientali e climatici particolari. La prima azione erosiva è esercitata dall'acqua piovana che, cadendo, erode e sgretola il terreno costituto da detriti, lasciando integri soltanto i massi compatti. Si assiste così alla"nascita" di queste colonne sormontate da massi di diverse dimensioni. Questo processo è tuttora attivo, infatti, accanto a quelle esistenti, si possono scorgere alcune formazioni allo stadio iniziale.

Di seguito vi propongo alcune immagini delle “Piramidi di Postalesio”.






Durante le passeggiate nei boschi capita di fare piacevoli incontri, come quello di oggi nel quale ho potuto fotografare un riccio comune (Erinaceus europaeus), piccolo mammifero dalle abitudini notturne.
Il riccio, ha un regime alimentare da essere considerato onnivoro, utilissima è la sua presenza nei nostri orti per la grande quantità di insetti che cattura per cibarsi, per questo motivo molte persone offrono del cibo a questo animale, purtroppo spesso questi buoni propositi possono risultare dannosi per la salute degli animali selvatici. Ad esempio la scorretta abitudine di offrire del latte al riccio è estremamente pericolosa perché l’animale non può digerire questo alimento che gli provoca una forte diarrea conducendolo alla morte.
Per chi volesse saperne di più su questo animale vi propongo il seguente link Il riccio europeo

L’autunno porta con sé nuove forme e colori…
Amanita muscaria
Boletus scaber
Coprinus comatus
Hypholoma fascicolare
Lattario sp.
Lycoperdon maximum

La salamandra pezzata (Salamandra salamandra) è un anfibio caratterizzato da una colorazione nera con vistose macchie gialle.


In alta valle di Postalesio, sull’alpe Colina, l’amico che mi accompagna nell’escursione mi fa notare che questa baita è l’ultima rimasta come un tempo e presenta la caratteristica architettura rurale locale, dove le pietre dei muri coprono completamente tutte le parti in legno del tetto. 

La mano dell’uomo non sempre deturpa l’ambiente, come nel caso della costruzione di queste baite alpine così ben integrate nel paesaggio circostante.



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