E’ luglio,
il Lario è assalito da chiassosi bagnati e invadenti imbarcazioni. Sembra
impossibile che in questo antropizzato ambiente ci sia posto per l’avifauna.
Devo però ricredermi perché, a distanza di pochi mesi da quando scrissi un post
dedicato ai gabbiani del Lario, mai avrei pensato che mi si presentasse
l’opportunità di parlare di due specie appartenenti al gruppo delle sterne (si
tratta questa di una famiglia molto vicina a quella dei gabbiani). Vengo quindi
a conoscenza che a Domaso è stato avvistato un Beccapesci e, visto che la fortuna assiste i tenaci, oltre al
Beccapesci osservo anche una Sterna
comune.
Il Lario nel mese di luglio si presenta poco accogliente per l’avifauna. |
La famiglia delle
sterne è caratterizzata da tipici uccelli marini appartenenti all’ordine dei Charadriiformes, uccelli di taglia
medio-piccola, snelli, con ali lunghe, strette e molto appuntite, coda lunga e
spesso forcuta, becco lungo ed appuntito. Volatori magistrali che in migrazione
possono percorrere distanze da record. Caratterizzati dal volo leggero ed
elegante, di frequente si esibiscono nel cosiddetto Spirito Santo(1) prima di tuffarsi in acqua per catturare
i pesci mentre più raramente li si può osservare mentre nuotano come i
gabbiani.
Beccapesci mentre fa lo Spirito Santo. Domaso (CO), luglio. |
Dodici
sono le specie appartenenti alla famiglia delle Sternidae iscritte nella
lista Italiana(2), comprese alcune di presenza accidentale. Essendo
tipicamente uccelli marini, si sono osservate sul Lario negli ultimi decenni solo sette
specie e di queste solo una, il Mignattino comune Chlidonias niger, è facilmente
osservabile durante le migrazioni.
Mignattino comune, Alto Lario, aprile. |
Ma
veniamo ora al cuore del post odierno: il Beccapesci
Sterna sandvicensis, specie raramente
osservabile sul Lario, la cui ultima osservazione risale al 2001.
Beccapesci, Domaso (CO) Luglio. |
Il nome Beccapésci trae origini dalla sua modalità nel catturare le prede che consiste nel lanciarsi a capofitto nell’acqua per impadronirsi dei pesci. Il nome scientifico sandvicensis deriva da di Sandwich, località della Contea di Kent nel Regno Unito, poiché la specie fu classificata da esemplari provenienti da quella località (3).
Il Beccapesci si contraddistingue per le sue esigenze ecologiche, particolarmente legate agli ambienti costieri marini per cui risulta raro osservarlo nell’entroterra. In Italia è specie migratrice e svernante e, solo dal 1979(4) nelle Valli di Comacchio è anche nidificante. La popolazione europea sverna lungo le coste occidentali africane, prevalentemente tra l’Equatore e la Mauritania. Nel Mediterraneo i contingenti svernanti per la maggior parte sono di origine nord atlantica e soprattutto russa.
Mappa riguardante la presenza del Beccapesci in Italia – Luglio 2013 – (fonte Ornitho.it) |
Beccapesci - disegno di U. Catalano(4) |
Altra osservazione interessante è stata quella della Sterna comune Sterna hirundo, specie considerata nelle nostre zone migratore regolare con pochissimi individui.
Sterna comune, Domaso (CO) Luglio. |
Il nome scientifico
Sterna
hirundo deriva dal nome
inglese Tera o Steru latinizzato, mentre hirundo
in latino significa rondine, poiché vola continuamente come la rondine e come
essa ha la coda forcuta e le ali lunghe. L’aggettivo comune del nome volgare è dato perché di fatto questa sterna è diffusa
praticamente in tutto l’emisfero settentrionale del globo (Nord Americana,
Caraibi, Europa, Medio Oriente, Asia e Africa settentrionale e occidentale).
Sterna comune, Domaso (CO) Luglio. |
L’Italia vede la presenza della Sterna comune
principalmente nell’alto Adriatico, in Friuli-Venezia Giulia e in Sardegna ed
anche nell’intera Valle Padana nell’area prospiciente il corso del Fiume Po.
Mappa
riguardante la presenza della Sterna comune in Italia – Luglio 2013 – (fonte
Ornitho.it)
|
In Italia è specie migratrice regolare e nidificante, presente saltuariamente anche come svernante. A rendere inconfondibile la Sterna comune da altre specie simili è soprattutto la conformazione della coda, particolarmente lunga e di forma biforcuta. Un “accorgimento” che permette a questo uccello di volare in modo particolarmente abile.
Sterna comune - disegno di U. Catalano(4) |
Curiosità: la sterna da record
Appartenete alla famiglia delle sterne, la Sterna codalunga Sterna paradisea, chiamata anche Sterna artica è famosa per la sua migrazione da record. Infatti questo uccello è diffuso nel periodo riproduttivo sulle coste europee dell'oceano Atlantico mentre sverna tra il Sudafrica e l’Antartide percorrendo migliaia di chilometri.
Sterna paradisea - THE BIRDS OF GREAT BRITAIN, John Gould – 1870 |
Un esempio: un pulcino implume inanellato sulle isole Farne, Northumberland, Regno Unito, nell’estate del 1982 venne ritrovato a Melbourne, in Australia, nell’ottobre dello stesso anno. In soli tre mesi dall’involo questo uccello aveva percorso una distanza di oltre 22 mila chilometri. Secondo lo studio di un gruppo di ricercatori, una Sterna paradisaea può arrivare a spostarsi, nel corso di una vita media di 29 anni, per tanti chilometri quanti ne occorrono per andare dalla terra alla luna per sei volte (2.400.000 km).
Con i suoi viaggi questo uccello vive due estati all'anno e più luce rispetto a qualsiasi altra creatura sul pianeta.
Sterna
paradisaea – rosso: nidificazione, blu: svernamento, verde: migrazione
– (mappa di Andreas Trepte). |
(1) Lo "Spirito santo" è una particolare tecnica di volo tipica degli uccelli che cacciano attivamente. Con piccoli movimenti d'ali, questi uccelli riescono a mantenere una posizione di stallo in un punto dello spazio anche per molti minuti. Ciò dipende dal fatto che le parti prossimali delle ali sono ferme mentre le parti distali ruotano velocemente. Questo permette all'uccello di stare immobile nell'aria, formando una figura che ricorda la tipica rappresentazione dello Spirito Santo nell'iconografia classica di colomba immobile ad ali aperte.
(2) Elenco tratto dalla La lista
CISO-COI degli Uccelli italiani – 2009, siglate con asterisco le specie
osservate negli ultimi decenni nelle province di Como e Lecco.
Sterna scura Onychoprion fuscatusFraticello Sternula albifrons*
Sterna zampenere Gelochelidon nilotica
Sterna maggiore Hydroprogne caspia*
Mignattino piombato Chlidonias hybrida*
Mignattino comune Chlidonias niger*
Mignattino alibianche Chlidonias leucopterus*
Beccapesci Sterna sandvicensis*
Sterna di Rueppell Sterna bengalensis
Sterna comune Sterna hirundo*
Sterna di Dougall Sterna dougallii
Sterna codalunga Sterna paradisaea
Sterna codalunga Sterna paradisaea
(3) L’etimologia ed il significato dei
nomi volgari e scientifici degli uccelli italiani – Edgardo Moltoni – Milano
1946.
(4) Spagnesi M., L. Serra, (a cura di),
2003 – Uccelli d’Italia, Quad. Cons.
Natura, 16, Min. Ambiente – Ist. Naz. Fauna Selvatica.
Bravissimo sia nel fare le fotografie , sia nella pazienza che è occorsa per farle. Fabio Gala
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