venerdì 5 luglio 2013

All’ombra del vecchio platano

Le condizioni meteorologiche quest’anno hanno condizionato molto la primavera con giornate piovose e fredde e poiché non siamo neppure abituati, ecco che il primo caldo estivo si fa sentire più del solito. Ma anziché seguire la logica e fuggire in montagna, decido di “soffrire” con un’uscita a fondovalle.
Un tratto del fiume Adda presso Delebio.
Sono in bassa Valtellina e da poco è sorto il sole ma il caldo si fa già sentire. Un vecchio platano dalle folti chiome mi ripara dal sole e lì, inaspettatamente, un appassionato di natura come me trascorre un’interessante mattinata.
Un imponete platano.
Il confine tra i campi coltivati e la vegetazione ripariale è un ‘insieme di biodiversità. Tra i vari animali non passa inosservata per l’inconfondibile canto la cannaiola verdognola.

Cannaiola verdognola Acrocephalus palustris


La cannaiola verdognola Acrocephalus palustris è un piccolo uccello dalle dimensioni di 13 cm e dal peso di 10-15 g. e non presenta nessun dimorfismo sessuale . Questa specie dalle abitudini alimentari insettivore appartiene all’ordine dei Passeriformi, famiglia Silvidi.

In questa foto un esemplare ♂ di  c. verdognola, l’identificazione sessuale è dettata dal fatto che in questa specie è solo il maschio che canta.


La cannaiola verdognola è difficilmente distinguibile dalla cannaiola comune se non dal canto. Nonostante la c. verdognola sia un’abile imitatrice dei canti di altri uccelli e plurime sono le varianti del suo canto, questo resta comunque il tratto diagnostico più sicuro per l’identificazione della specie.




Quest’uccello predilige aree riparali con salici, un fitto sottobosco e alte erbe dove poter riprodursi.
Un tipico ambiente frequentato dalla c. verdognola.
Migratrice di lunga distanza, arriva alle nostre latitudini tra maggio e giugno, in cui normalmente fa una sola nidificazione e riparte tra agosto e settembre per i quartieri di svernamento che sono prevalentemente nel sud-est dell’Africa, dallo Zambia al Malawi, fino a Città del Capo.
In blu le principali aree di svernamento della c. verdognola.


Nel continente europeo questa specie è distribuita in modo non continuativo tra la Francia orientale e la Russia, raggiungendo a nord la Svezia e a sud la Grecia e la Turchia. In Italia è presente in Pianura padana e in alcuni fondovalle dell’arco alpino.


Areale di distribuzione della c.verdognola in Italia (fonte www.Ornitho.it)



Poiché accovacciato ad osservare la cannaiola, altri animali, non accorgendosi della mia presenza, sono usciti allo scoperto.

La lepre comune Lepus europaeus, sempre molto attenta e sospettosa nonostante i suoi occhi posti ai lati del capo che le consentono di avere un campo visivo molto ampio anche se con vista modesta, non si è accorta della mia presenza. 

Lepre comune
Al contrario, il senso dell'udito è particolarmente sviluppato. La mobilità degli ampi padiglioni auricolari le permette di percepire e localizzare rumori anche minimi: è bastato il minimo rumore dello scatto fotografico a farla scomparire con due salti nel folto della vegetazione.




Molto bella e caratteristica è l’Upupa Upupa upupa, si è fatta cogliere mentre intenta nella ricerca di insetti da portare al nido.
Upupa Upupa epops

Su di un filo è appollaiato un Falco cuculo che scruta i campi in cerca di cavallette o altri grossi insetti per cibarsene. La presenza di quest’uccello un tempo era rara dalle nostre parti; oggi, durante la migrazione primaverile, è considerata regolare. Non ora però che siamo in estate e la migrazione è terminata da tempo. Ipotizzo quindi che questa femmina immatura possa essere in dispersione alla ricerca di nuovi territori e chissà che magari nei prossimi anni non nidifichi da noi!
 Falco cuculo Falco vespertinus

Poichè anche il micro mondo rivela delle interessanti osservazioni, lascio questo tema a Giancarlo che ci illustra le caratteristiche di questi coleotteri appartenenti alla famiglia degli Edemeridi.

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