In questi giorni presso la Riserva del Pian di
Spagna abbiamo la fortuna di poter osservare una coppia di Oche selvatiche (Anser anser) specie molto comune
svernante in Italia, specialmente nel delta del Po e nella laguna veneta ma decisamente
poco osservabile nelle provincie di Como Lecco e Sondrio. L’osservazione di questa
coppia di oche va ad aggiungersi all’osservazione delle precedenti due Oche
granaiole (Anser fabalis)
del 2012 e all’osservazione dell’unica Oca lombardella (Anser albifrons) del 2010 (prima osservazione per la riserva
del Pian di Spagna).
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Oca selvatica, marzo 2013, Pian di Spagna (CO). |
Le oche selvatiche appartengono all’ordine degli
Anseriformi e alla famiglie degli Anatidi ed è considerata l'antenata dell'oca
domestica europea.
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Oca selvatica, marzo 2013, Pian di Spagna (CO). |
Come tutti gli Anseriformi
hanno becco largo e provvisto di lamelle trasversali per filtrare l'acqua e la
melma durante la ricerca del cibo, piumaggio fitto con copertura continua di
piume sotto le penne, zampe corte e piedi con quattro dita (le anteriori
palmate). Sono uccelli acquatici, ottimi volatori e migratori, amano la vita di
gruppo e si adattano alle diverse condizioni ambientali e alimentari.
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Oca selvatica
Anser anser. |
Uccelli
molto sospettosi e difficilmente avvicinabili a causa della forte pressione venatoria
a cui sono sottoposti. Infatti, gli stormi provenienti dalle sperdute lande
nord europee spesso vengono accolti a fucilate.
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Oca
granaiola, gennaio 2012, Pian di Spagna (CO). |
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Oca
granaiola, gennaio 2012, Pian di Spagna (CO). |
In tutta
l'Eurasia, il centro Europa è l’area di più grande importanza per lo svernamento
delle oche selvatiche. Le grandi pianure che si estendono dalla Francia fino al
Mar Nero sono i principali quartieri di svernamento per i contingenti migratori
di oche selvatiche in arrivo dalla Scandinavia, delle lombardelle in arrivo
dalla tundra siberiana e delle zamperosee provenienti dalla Groenlandia.
Durante la migrazione, alcune centinaia di migliaia di oche, praticamente
l'intera popolazione euroasiatica, si raduna nelle enormi riserve naturali
della Germania Orientale. Gli animali hanno bisogno di enormi laghi e fiumi per
il riposo notturno, mentre durante il giorno si alimentano sui campi a riposo
dopo la mietitura, sui pascoli o nelle paludi. Questi stormi purtroppo vengono
accolti da un'impietosa scarica di proiettili e alcuni di loro vengono colpiti
solo superficialmente e non muoiono sul colpo. L’avvelenamento da piombo li
uccide nel giro di poche settimane. Non sono rari i casi di abbattimento di
specie protette che comunemente si uniscono agli stormi di oche. Solo i
migliori ornitologi possono notare sul campo, e in condizioni di luce
favorevoli, la distinzione fra una lombardella e una lombardella minore, una
oca zamperosee e una selvatica che sono contraddistinte da differenze così
sottili! Secondo dati ufficiali in Germania vengono abbattute ogni anno 35.000
oche, anche se ad essere vittime della caccia possiamo calcolarne almeno 50.000
esemplari.
(parte di
articolo tratto dal sito del CABS)
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Oca lombardella,
dicembre 2010, Pian di Spagna (CO). |
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Oca lombardella,
dicembre 2010, Pian di Spagna (CO). |
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