Mentre alcuni uccelli stanno per raggiungere i nostri territori per
riprodursi, altri hanno già concluso la loro fase biologica riproduttiva come,
ad esempio, i maschi dello smergo maggiore che in questi giorni sul Lario si
stanno raggruppando in piccoli stormi per poi partire per i laghi d’oltralpe
dove inizieranno un nuovo ciclo annuale. Si tratta della muta post-riproduttiva
che prevede la perdita simultanea delle remiganti e l’incapacità di volo per
circa un mese.
Un gruppo di smerghi maggiori composto da soli maschi pronti per lasciare il Lario. |
Mentre
per i maschi di quest’anatra spetta un periodo di “riposo”, per le femmine questo
è un momento molto impegnativo rappresentato dalla cova e dall’allevamento
della prole.
♀ Smergo maggiore Mergus merganser |
Come avevo già scritto in un precedente post dedicato a questo uccello, lo smergo maggiore nidifica sul
nostro lago. Utilizza come luogo di deposizione cavità di rocce dove vi depone
da 4 a 13 uova, incubate dalla femmina per 30-32 gg. La schiusa è sincrona per permettere a tutti i
nuovi nati di abbandonare insieme il nido.
In
questi giorni, mentre seguivo l’evolversi riproduttivo di questa specie, mi
sono imbattuto in un interessante osservazione: una femmina si infila in un
anfratto a più di 50/60 metri di altezza su una parete rocciosa dove ha
nidificato (nella foto la piccola fenditura dove si è infilato lo smergo è
cerchiata in rosso). Come fanno i pulcini quindi a raggiungere il lago? A tale
proposito rimando a questo curioso video che vede come protagonisti alcuni rocciatori sulle pendici del Monte S.
Martino di Lecco e dei pulcini di smergo. La natura ci insegna però che anni di
evoluzionismo hanno selezionato abilità a noi impensabili!
Tuttavia presto sul lago vedremo femmine con prole al seguito. Certamente
non mancherò di riportare immagini e
commenti qualora ne avrò l’opportunità.
Altre
informazioni cliccare Lo smergo maggiore
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.