domenica 23 settembre 2018

Inizia l’autunno con un’effusione di profumo.

L’equinozio d'autunno 2018 cade oggi domenica 23 settembre alle ore 01:54 UTC.

Se l'equinozio non avviene come ci si aspetterebbe il 21 settembre è dovuto al moto di rivoluzione, per cui la Terra impiega 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi per completare un’orbita intorno al Sole. Nella creazione del calendario gregoriano, però, per comodità, la durata di un anno è stata approssimata a 365 giorni. Questo implica che, con il passare del tempo, si accumulerebbero più o meno 6 ore all’anno e quindi dopo un secolo il calendario sarebbe sfasato di ben 24 giorni.

Per evitare di sfasare tutto il ciclo delle stagioni sul calendario e mantenere sempre invariato lo scorrere dei mesi, dobbiamo aggiungere un giorno ogni 4 anni: in questo modo riusciamo a rientrare dall’approssimazione e mantenere un certo equilibrio. In sostanza quindi, l’anno bisestile è stato introdotto per mantenere inalterato il nostro sistema di calcolo dei giorni e quindi il calendario.

Se questo è quanto stabilito dalle regole astronomiche, spesso ci affidiamo anche momenti o cose che ci ricordano che la stagione sta cambiando. Infatti, come già affrontato in questo blog nel post sull’album di ricordi, quando ero bambino mentre l’inverno era associato al delizioso profumo del Calicanto (LINK), l’autunno era annunciato dall’arrivo della Cincia mora (LINK). C’è inoltre un profumo che impregna l’aria dei nostri giardini in queste giornate settembrine e che ci ricorda questo preciso momento dell’anno: peccato non riuscire a descrivere questo profumo intenso e inebriante emesso dai piccoli fiori dell’Osmanthus fragrans!

Accontentiamoci allora di alcune fotografie di questa profumata pianta.

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Infiorescenza di Osmanthus fragrans = Olea fragrans

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Pare impossibile che questi piccoli fiori composti da una mini-corolla che non raggiunge il centimetro espandano un profumo così intenso. Il segreto sta negli olii essenziali che sono contenuti nei minuscoli e raggruppati fiorellini, a volte poco visibili, posizionati lungo il rami.

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Pianta originaria della Cina e del Giappone ha le foglie sempreverdi scure e coriacee. Assomiglia al nostro autoctono alloro e passerebbe inosservato se non fosse per il suo intenso profumo, che si avverte specialmente nelle sere limpide e fresche di settembre.

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Albero di Osmanthus fragrans = Olea fragrans

L’ Osmanthus fragrans ha fiorellini bianchi ma la varietà “aurantiaca” (osmanthus fragrans var. aurantiacus) è di colore arancio.

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Osmanthus fragrans var. aurantiacus.

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