quando inaspettato compare in cielo inseguito da una pletora di cornacchie vocianti compare un bel Astore, cosa inaspettata vederlo volare nei cieli di Varenna.
Visto che questo blog è seguito da amici interessati alle “ali libere”, mi permetto di fare un po’ di didattica su questa specie.
L’astore è un rapace della famiglia degli Accipitridi, come aquila, poiana, nibbio ecc. La sua apertura alare va da 90 cm del maschio ai 125 cm della femmina, il suo habitat preferito sono i boschi maturi di latifoglie e conifere. In Italia è una specie stanziale, si nutre di mammiferi fino alle dimensioni di una lepre e di uccelli fino alle dimensioni della cornacchia.
La sua caratteristica principale è la coda relativamente lunga con ali corte, importante per districarsi nelle attività di caccia tra le fronde degli alberi.
Il suo nome scientifico è Accipiter gentilis. Edgardo Moltoni in “Etimologia e significato dei nomi volgari e scientifici degli uccelli italiani” – pubblicato nel 1946 così scrive:
Astore, Accipiter gentilis (Linneo). Accipiter, è il nome generico degli uccelli rapaci nel latino classico; gentilis, aggettivo latino derivante da gens (genitivo gentis) = di stirpe, di nobile famiglia (forse riferitasi alla caccia col falcone esercitata dai nobili)
Concludendo dico che a volte guardare in cielo ne vale proprio la pena.
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